Il Centro

Il Centro Interdipartimentale di Scienze Mediche nasce nel febbraio 2021 in risposta al dibattito culturale e scientifico sull’impatto di due importanti aree di innovazione scientifica, sociale e tecnologica sulla medicina: quella derivante dalle scienze della vita e quella proveniente dall’area delle tecnologie informatiche, digitali e della microelettronica. La creazione del CISMed ha cercato di offrire una risposta alla crescente domanda di medici formati all’uso delle tecnologie, coniugando una solida preparazione medica con la qualificazione sul versante tecnologico.

Per perseguire questi obiettivi, l’Università di Trento si è proposta quale capofila di un gruppo di istituzioni, coinvolgendo enti universitari e fondazioni di ricerca, nonché ha stretto una collaborazione con l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari e la Provincia Autonoma di Trento al fine di accrescere la qualità dei processi formativi e di coordinare la formazione e la programmazione, al fine di garantire una coerenza tra la pianificazione generale dell’attività assistenziale dell’APSS e la programmazione didattica e scientifica delle Università coinvolte nel progetto.

Palazzo Consolati

Il Centro ha sede a Palazzo Consolati, edificio storico eretto verso la fine Settecento per volere del Conte Simone Consolati (1772-1847). Il Conte, appartenente all’antica famiglia nobiliare dei Consolati il cui stemma svetta all’ingresso dell’edificio, fu un raffinato cultore delle belle arti, collezionista, bibliofilo e mecenate. 

L’edificio, in stile neo-rinascimentale, sorge sull’antica contrada Maria Maddalena sopra i resti dell’anfiteatro romano del II secolo d.C. tuttora ammirabili nelle cantine del Palazzo. Il Palazzo fu progettato, probabilmente, dall’architetto bellunese Sebastiano Boni da Villabruna, e presto divenne la sede dell’Accademia degli Accesi, circolo letterario e culturale nato nel 1629 sotto gli auspici del Cardinale Carlo Madruzzo. In anni recenti è stato, invece, sede del Conservatorio di Musica e del Liceo coreutico, entrambi intitolati al musicista trentino Francesco Antonio Bonporti (1627-1749), nonché della Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.